"...un testo letterario buono puoi leggerlo più volte in
diverse età della vita, trovando sempre nuovi livelli di lettura più profondi,
livelli che creano effetti di ambiguità, dicendo una cosa e il contrario di
quella.
Si impara così che non esiste una unica verità unica, che le
contraddizioni esistono e vanno affrontate, che l’ambiguità non è
necessariamente un male: in politica non si può essere ambigui, in poesia
bisogna esserlo.
Le parole, se le lasci un po’ agire tra di loro a creare una frase
e un ritmo, a un certo punto ti dicono qualcosa che tu non sapevi di voler
dire. Qualcosa di non previsto dall'autore. Le parole diventano così
l’espressione dell’inconscio collettivo.
Si dice che se tieni sveglia una persona per più giorni, alla fine
la persona morirà. Non tanto perché priva di sonno, ma perché priva di sogni.
Se il cervello non può sognare va in tilt.
Ecco, io credo che la letteratura sia il sogno che l’umanità sta
sognando e che di essa non si possa fare a meno."
Walter Siti
"...un testo letterario buono puoi leggerlo più volte in
diverse età della vita, trovando sempre nuovi livelli di lettura più profondi,
livelli che creano effetti di ambiguità, dicendo una cosa e il contrario di
quella.
Si impara così che non esiste una unica verità unica, che le
contraddizioni esistono e vanno affrontate, che l’ambiguità non è
necessariamente un male: in politica non si può essere ambigui, in poesia
bisogna esserlo.
Le parole, se le lasci un po’ agire tra di loro a creare una frase
e un ritmo, a un certo punto ti dicono qualcosa che tu non sapevi di voler
dire. Qualcosa di non previsto dall'autore. Le parole diventano così
l’espressione dell’inconscio collettivo.
Si dice che se tieni sveglia una persona per più giorni, alla fine
la persona morirà. Non tanto perché priva di sonno, ma perché priva di sogni.
Se il cervello non può sognare va in tilt.
Ecco, io credo che la letteratura sia il sogno che l’umanità sta
sognando e che di essa non si possa fare a meno."
Walter Siti
"...un testo letterario buono puoi leggerlo più volte in
diverse età della vita, trovando sempre nuovi livelli di lettura più profondi,
livelli che creano effetti di ambiguità, dicendo una cosa e il contrario di
quella.
Si impara così che non esiste una unica verità unica, che le
contraddizioni esistono e vanno affrontate, che l’ambiguità non è
necessariamente un male: in politica non si può essere ambigui, in poesia
bisogna esserlo.
Le parole, se le lasci un po’ agire tra di loro a creare una frase
e un ritmo, a un certo punto ti dicono qualcosa che tu non sapevi di voler
dire. Qualcosa di non previsto dall'autore. Le parole diventano così
l’espressione dell’inconscio collettivo.
Si dice che se tieni sveglia una persona per più giorni, alla fine
la persona morirà. Non tanto perché priva di sonno, ma perché priva di sogni.
Se il cervello non può sognare va in tilt.
Ecco, io credo che la letteratura sia il sogno che l’umanità sta
sognando e che di essa non si possa fare a meno."
Walter Siti