Pierluigi Ciocca viene da Banca d’Italia. È stato a un passo
dal diventarne Governatore. Keynesiano, viene dalla tradizione nobilissima
degli economisti abruzzesi che da Federico Caffè passa per Giustino De Cecco. È
lucido e insieme appassionato.
Ha scritto un piccolo grande saggio di economia, divulgativo
e rigoroso, che spiega e propone. E che è soprattutto un vademecum essenziale
del Riformismo (quello vero, con la R maiuscola, appunto, che ha una storia e
un contenuto molto precisi e non è solo una parola che si indossa come un
jeans, buono per tutti gli usi).
Un libricino prezioso, che si può leggere anche come lo
screenshot economico di stamattina, inquadrato nella storia economica di
qualche millennio. Il tutto in poche pagine, con i dati e i riferimenti
bibliografici. Più utile, per dire, anche a capire il retroterra culturale e l’orizzonte in cui
cerca di muoversi Draghi di qualsiasi biografia e di tutto quell’immondizia
televisiva fatta di talk show e pettegolezzi di palazzo. Tutta robaccia che sta
uccidendo il nostro interesse per la politica e la nostra voglia di capire. E
che sta soprattutto mortificando ogni fiducia che possa esistere una Via
Maestra per cambiare fatta di studio e impegno, di conoscenza e coraggio. E
invece si può, certo che si può!