giovedì 2 settembre 2010

Calligrammi: istruzioni pratiche

"Et moi aussi, je suis peintre "
  (Guillaume Apollinaire a Pablo Picasso)

Puo' la poesia diventare pittura ? Possono le parole diventare disegno?
Sì, con i calligrammi.
Calligramma nasce dalla fusione di due parole calligrafia ( bella scrittura ) e ideogramma ( il segno che rappresenta una parola o un'idea).
A crearlo è un poeta, Guillaume Apollinaire, per definire le sue poesie, pubblicate nel 1918, dove le parole diventano l'equivalente del tratteggio in un disegno e la poesia pittura.

Certo non è Apollinaire a inventare il procedimento, noto fin dall'antichità, ma è lui a dargli un nome e a usarlo in maniera sistematica, influenzato dalla pittura, dai quadri cubisti, dove le scritte, le parole fanno parte della composizione, anche se sono usate come pure forme senza pero' avere un senso.

Il primo collage di Picasso, Compotier...


Pittore e poeta diventano la stessa persona.
Il calligramma è una sorta di collage fatto con le parole anzichè con immagini ritagliate:le parole acquistano un senso che dipende dalla figura, dalla disposizione e perfino dalla composizione tipografica delle lettere.
Chi legge deve essere attivo, partecipe, deve decifrare, trovare il senso della lettura, immaginare le relazioni sia tra il testo e il disegno che tra le varie figure di una pagina : scrittore e lettore diventano compartecipi, complici.



La cravate et la montre. 

Le parole sulla cravatta alludono alla fatica al senso di soffocamento che puo' provocare. 

Nel quadrante dell'orologio: 
se si guardano in senso orario le parole, si vede come dopo le 6 le parole aumentano mano mano che aumenta il numero delle ore ; dalle 7 in poi ogni frase, ogni parola è un piccolo rebus (7 = settimana=T , infinito rovesciato =8, numero delle Muse = 9 ) poi ci si puo' divertire a decifrarli. 

E che c'entra la cravatta con l'orologio? 
Sta a noi scoprirlo.





La colombe poignardée

La colomba è pugnalata dalla parole
« a Toi », a te,
nel getto d'acqua,
le parole alludono alla guerra, ai morti, ai ricordi :

sono come lacrime.

Nel bacino della fontana,
la 0 al centro
puo' sembrare
la pupilla spalancata di un occhio.

- si prendono delle lettere, delle parole, delle frasi, ritagliate dai giornali, composte a penna, stampate.....
- poi si dispongono su un foglio bianco ( o anche colorato) in modo che le frasi, le parole, le lettere compongano delle figure
- e poi si lascia parlare la testa, la fantasia, il cuore. 

    Così, ad esempio:


                                             
  Chiave                                                                       Vitrei ab oculis