martedì 27 luglio 2010

La Javanaise, Serge Gainsbourg: se una sera d'estate una canzone....

Una sera di luglio..... la ragione si smorza e l'istinto prevale. E allora ti viene la nostalgia di uno di quegli amori estivi intensi e urgenti durati il tempo di una canzone.
E' la sera giusta per "La javanaise"......


Chi sa racconti pure che non é una canzone composta di getto ma anzi scritta su commissione per Juliette Gréco. E poi che la javanaise non é nemmeno un ballo : è la java quella che si danzava al    " bal musette"   con la musica dell'accordéon.


E magari insista che è stata scritta in omaggio a una canzone di Boris Vian, "La java javanaise" come puro esercizio linguistico con la ripetizione della lettera "v" : avoué, bavé, vous, vent.....


Poco importa. Se la si ascolta cantata dalla voce impastata di un Serge Gainsbourg sudato, impudico e forse ubriaco, la Javanaise perde tutti gli orpelli, arriva all'essenziale , si rivela per quello che è : il ricordo di un amore di una sensualità lancinante e disperata.


Chapeau !






  le parole:
                                                                                  
J'avoue                                                                                     
 j'en ai
Bavé
pas vous
mon amour
avant
d'avoir                                                                   
eu vent
de vous
mon amour-                                              
ne vous déplaise
en dansant la Javanaise
nous nous aimions
le temps d'une chanson-
a votre
avis
qu'avons
nous vu
de l'amour
de vous
a moi
vous m'a-
vez eu
mon amour- hélas
avril
en vain                                                                                        
me voue
a l'amour
j'avais
envie
de voir
en vous
cet amour-
la vie
ne vaut
d'être
vécue
sans amour
mais c'est
vous qui
l'avez
voulu
mon amour